Affreschi

La borgata di Fondo presenta negli scorci più suggestivi e sulle facciate delle case più antiche un ciclo di affreschi votivi dedicati a San Giacomo. Gli affreschi risalenti al 1400 simboleggiano il ringraziamento di sette famiglie del paese scappate ad un epidemia di peste. Purtroppo con gli anni oltre ad una rilevante e profonda perdita di gran parte di questo patrimonio artistico si è riscontrata anche una lacuna nella memoria della popolazione in riferimento a questo evento drammatico. Le informazioni sono tutt’ora scarse e confuse.
Riportiamo su questa pagina le informazioni conosciute sui vari affreschi scoperti sulle facciate delle case più antiche del paese.

In via Vigilio Inama si trova un affresco che rappresenta San Giacomo di Compostela. All’interno di una fitta nicchia di pietra San Giacomo è rappresentato con un cappello a tesa larga da pellegrino ornato da una conchiglia, una bisaccia, il corto mantello su lunga veste, la barba incolta e a braccia aperte: con la mano sinistra regge il bordone (il bastone dei viandanti) e con la destra alza un lembo del mantello rosso e tiene una conchiglia in atto di protezione verso la figura inginocchiata in preghiera. Il devoto indossa la schiavina (una lunga veste di tessuto ruvido), borda il bordone, una bisaccia allacciata in vita e, contrassegno del viaggio a Compostela, quattro conchiglie bianche sul cappello. Nel Medioevo il culto del Santo era diffuso in tutta la Val di Non e prove ne sono numerosi affreschi. In particolare è da ricordare ‘La leggenda del miracolo dell’impiccato’, dipinto sulla facciata della chiesa di S.Antonio Abate a Romeno. A Fondo esistono altre quattro raffigurazione si San Giacomo di Compostela. Secondo un’antica leggenda popolare, nel ‘400 il paese sarebbe stato decimato da una terribile pestilenza e le sette famiglia reduci, per ringraziare della protezione il Santo, si sarebbero recate in pellegrinaggio a Santiago di Compostela in Spagna, sulle rive dell’Atlantico, sede della tomba dell’Apostolo. Una volta rientrati dal viaggio, ne avrebbero fatto effigiare l’immagine sulle facciate delle loro case.A Santiago nel IX era stata individuata la tomba si San Giacomo ed era stato eretto là uno dei santuari più celebri della cristianità, meta di pellegrinaggi da ogni parte d’Europa. (Fabio Bartolini)

(191×116 cm), datato 1488, via Vigilio Inama, parete del bar Croce Bianca;

(192×302 cm) fine del secolo XV, via Mazzini

Affresco eseguito dal pittore tedesco Bartholomӓus Dill Riemenschneider nel 1545 raffigurante scene con il Cavallo di Troia e Animali Musicanti.

(444×1211 cm) datato 1545, via Roma;

(178×150)  datato 1519, via San Martino

(205×195 cm), fine del secolo XV, via Santa Lucia 2

Sulla facciata di un’abitazione fra Vai Lampi e via S.Rocco si trova una delle cinque immagini si San Giacomo di Compostela che sono a Fondo. L’affresco non è integro perché mutilato in seguito all’apertura di una nuova finestra nella casa. Rimane intatta la figura del devoto, mentre del Santo è ancora visibile solo il lato sinistro. San Giacomo è qui ritratto in posizione frontale verso il committente inginocchiato ai suoi piedi: i due personaggi indossano abiti da viandante e recono, come segno distintivo del viaggio a Compostela, una conchiglia sul cappello, secondo l’uso del tempo. Sullo sfondo un’arcata è in parte nascosta da un drappo giallo preziosamente decorato. Il pavimento a scacchiera è prospettico.
(Fabio Bartolini)

(207×80 cm), fine del secolo XV, abitazione all’incrocio fra via Lampi e via San Rocco;

Il dipinto è in cattivo stato, dell’immagine rimane leggibile, ma solo in parte, la persona del Santo che come nelle altre raffigurazioni appare frontalmente e tiene nella mano destra la conchiglia simbolo del pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Il Santo è inserito in una nicchia chiusa sullo sfondo da un muro rosa a bugnato piatto. L’opera è stata attribuita alla stesso artista che ha lavorato all’esecuzione del affresco di San Giacomo all’incrocio di via Lampi e  San Rocco.

(215×96), fine del secolo XV, Via dei Colli, 5

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