Storia dell’antico Rione Gió a l’Aca. Guarda il video per saperne di più! Per l’audioguida scorri più in basso!
Ti trovi già lungo il rione e vorresti capire meglio la storia e cultura che ti circonda? Ecco la nostra audioguida!
(si consiglia l’utilizzo di cuffie auricolari per una migliore esperienza di ascolto)
Testo Rione Gió a l’Aca:
Il Rione Gió a l’Aca è uno dei più antichi di Fondo in Alta Val di Non, risale infatti al 1400. Ad oggi tutte le case sono state ristrutturate, l’unica che riporta ancora l’aspetto quasi originale è questo edificio in via Segantini. Era stato pensato per essere uno stabilimento termale poiché nel 1443 venne scoperta una sorgente di acque acidule. Purtroppo però la struttura non venne mai realmente completata e tutto il progetto andò a monte con il rarefarsi della sorgente pochi anni dopo.
Per i caratteri peculiari del suo assetto morfologico e per la presenza ricorrente dell’acqua sotto vari aspetti il rione ricorda un po’ la famosa città di Venezia. Per questo oltre a chiamarsi Gió a l’Aca già da secoli il rione viene proprio chiamato come la città veneta: “Venezia”. Il rione viene attraversato dal Rio Sass e in antichità vi erano due segherie e sette mulini in funzione lungo il torrente. Ultimo rimasto è il mulino Bertagnolli, dove si sono macinati frumento, grano saraceno, segale e mais fino al 1961. Nei mesi estivi è possibile visitarlo gratuitamente all’interno. I macchinari visibili sono quelli dell’epoca, tutti in un ottimo stato di conservazione.
Altro elemento storico del rione è l’antico lavatoio che troviamo poco più avanti. Le case di un tempo non avevano l’acqua condotta e quindi le donne si riunivano al lavatoio per svolgere le attività quotidiane: come lavare i panni e le stoviglie.
A valle del rione la morfologia del Canyon si fa improvvisamente più impervia rendendo in antichità difficili l’accesso e l’attraversamento anche a causa dei periodici eventi alluvionali. Già in epoca storica comunque, l’ingegno umano aveva ovviato il problema con la costruzione di un ponte sopra il Canyon, visibile ancora oggi dopo il restauro. Ai giorni nostri il ponte non è più attraversabile, poiché edifici costruiti in epoche successive ne impediscono l’accesso.
Nel video viene mostrato “l’ingresso” della parte più lunga e affascinante del Canyon Rio Sass, percorribile solo con visita guidata; Per info e prenotazione www.canyonriosass.it
Testi e voce a cura di Josephine Genetti
Riprese e montaggio video di Simone Covi
Fonti: “Fondo e la sua storia” e “Vigilio Inama – scritti scelti” del professor Vigilio Inama
“Il ciclo delle storie di Santa Lucia nella chiesa di Santa Lucia a Fondo. Storia, tecnica, stile.” tesi di Lorenza Campolongo, università degli studi di Bologna
“Fondo ieri e oggi” di Cirillo Covi
“Guida storica e turistica di Fondo e vicinato” di Carlo Giuseppe Callovini