
Nell’anno 1838 vennero scoperte fonti di acque acidule provenienti dal Rio Sass e sorse dunque uno stabilimento di bagni termali sotto l’abitato di Fondo, in direzione Vasio, ad oggi chiamata località bagni. Questo stabilimento termale ebbe enorme successo nel periodo asburgico, tanto che l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e la principessa Sissi vennero in visita.
Le proprietà curative delle acque termali stavano sia nell’immergersi nelle vasche fatte di legno, pietra e zinco sia nei bagni a vapore sia nel bere quest’acqua.
L’acqua aveva effetti che potremmo definire quasi miracolosi. Ma cosa distingueva questa sorgente da una qualsiasi? Un’analisi stabilisce che fosse medio-minerale, ferruginosa e sulfurea, aveva una temperatura costante attorno ai 9°C ed un residuo fisso di 0,4 gr/lt.
A testimonianza delle proprietà curative delle acque termali riportiamo alcune lettere scritte dal dottor D.Z.L. ad un suo amico nel 1839.
- “La nobile donna T. S., di temperamento sanguigno, già da molto tempo soffriva per soppressione de’ suoi mensili tributi. Vani riuscirono, onde richiamarli, que’ farmaci tanto commendati, sebbene di essi venisse fatto lungo uso; vano parimenti riuscì l’uso delle acque di Recoaro e Rabbi; anzi quest’ultime le cagionarono nocumento, poiché soverchiamente l’eccitavano. Suggerita da me la bibita dell’acqua minerale di Fondo, vi condiscese; in meno di 12 giorni ricomparve la mestruazione, e quindi scomparvero quegli sconcerti che n’erano la conseguenza, godendo essa di presente buona salute. “
- “Il reverendo don P. M., dell’età di anni 59, di temperamento linfatico, dopo aver superata una malattia di carattere gastrico – infiammatorio, soffriva grandemente un’affezione gastro – epatica, contro alla quale mostraronsi inefficaci li presidii dell’arte. Gli fu suggerito l’uso delle acque di Recoaro. Vi si recò in fatti per due stagioni. Riportò bensì sollievo; ma cotesto suo malore sussisteva, e nella decorsa primavera divenne leucoflemmatico. Egli stesso volle, senza medico consiglio, far uso di quest’acqua; ed i risultati furono sì felici, che or gode perfetta salute. “
- “G. D. F., dell’età di anni 52, di abito macilento, presentava una marcata ed imponente affezione scorbutica, sì che l’avresti detto vicino a morire. e quest’affezione era sì caparbia, che vani riuscirono i mezzi curativi fino allora usati. Assoggettato all’azione di quest’acqua, perfettamente risanò, godendo al presente ottima salute”
Lo stabilimento restò in funzione fino a dopo la prima guerra mondiale e chiuse per il rarefarsi della sorgente, già nota ed usata anche nel 1443 nel rione gio’ a l’aca.

